La cooperativa 'Il Chirocefalo', aderente a Legambiente, nasce nel 1995 ad Amandola, da un gruppo di giovani residenti nel comprensorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, col proposito di fornire servizi in campo turistico ed ambientale.

Negli anni i soci hanno acquisito con corsi di laurea, di formazione professionale e seminari, competenze nel campo dell'Educazione Ambientale e della gestione del territorio. La Coop. Il Chirocefalo può vantare nel suo staff figure professionali quali: Laureati in Scienze Naturali, in Scienze Biologiche, Guide ufficiali del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Accompagnatori di Media Montagna, Naturalisti, Guide Ambientali ed Escursionistiche ed esperti in Educazione Ambientale.

Il Chirocefalo vuole garantire alcuni servizi nell'ambito turistico ambientale volti a tutelare, valorizzare ed incrementare il potenziale turistico economico ed il patrimonio storico culturale del territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e delle zone limitrofe.
'Il Chirocefalo' è oggi gestore del Centro di Educazione Ambientale Legambiente 'Fillide' e svolge attività ludico-didattiche per scuole di ogni ordine e grado, gruppi organizzati e famiglie, è gestore della 'Casa per Ferie Fillide', struttura ricettiva di supporto al Centro di Educazione Ambientale.

Gestisce a Foce di Montemonaco il 'Centro Tematico sul Chiorocefalo del Marchesoni' ed a Montemonaco il Centro Visita del Parco Nazionale dei Monti Sibillini con annesso Museo della Sibilla.








Il Chirocefalo del Marchesoni (Chirocephalus Marchesonii) che da il nome alla Cooperativa, è un crostaceo branchiopode della famiglia Chirocephalidae, endemico del Lago di Pilato (Marche), venne rinvenuto per la prima volta nel 1954 da Vittorio Marchesoni, direttore dell'Istituto di Botanica dell'Università di Camerino, durante una delle sue periodiche al Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Il Chirocefalo, presenta un corpo molle, trasparente e di colore rosso-arancio con una metameria corporea ben evidente, il suo corpo risulta suddiviso in tre regioni: capo, torace e addome.

Il maschio e la femmina hanno dimensioni simili e possono raggiungere una taglia compresa fra i 9 e 12 mm, dopo l’accoppiamento le uova vengono liberate nell’ambiente esterno, in realtà non sono delle vere e proprie uova ma delle forma di resistenza denominate cisti, al ritorno delle condizioni favorevoli con il ricostituirsi dell’invaso, dalle uova si schiude una larva di piccole dimensioni ( circa 0.50 mm. ), detta nauplius, questa inizialmente ha una forma globosa e nella parte cervicale presenta tre paia di appendici. Il nauplio attraverso una serie di stadi successivi, in cui ha luogo l’accrescimento corporeo ed il differenziamento sessuale, raggiunge lo stadio adulto. A fine estate, inizio autunno, gli individui adulti moriranno tutti e solo l’anno successivo, quando torneranno favorevoli le condizioni ambientali, dalla schiusa delle uova deposte l’anno precedente, si formerà la nuova popolazione che ridarà avvio al ciclo biologico riproduttivo di questa particolare specie unica al mondo.

Le cisti deposte di stagione in stagione non schiudono tutte ma una parte rimane nel sedimento costituendo in questo modo un'ulteriore garanzia (oltre a quella stagionale) per il futuro della specie. È quindi di vitale importanza proteggere il biotopo dove questa specie vive poiché, mentre la vita della forma natante dura pochi mesi, le cisti da essa prodotte si mantengono vitali per diversi anni se non intervengono fattori antropici a perturbare il sedimento nel quale queste si sono andate stratificando. Per questo motivo severamente vietato bagnarsi nelle acque del lago, bisogna mantenere una distanza di almeno 5 metri dal bordo per evitare di calpestare le uova del Chirocefalo deposte a riva, tra le rocce in secca.