I Sibillini sono un complesso montuoso che comprende 18 comuni, 4 province e 2 regioni, circa 75000 ettari di territorio in prevalenza montano. Nel medioevo questi monti erano conosciuti in tutta Europa come regno di demoni, negromanti e fate. Fra le numerose leggende che ancora oggi si narrano le più famose sono quelle della Sibilla, da cui il massiccio prende nome, "Illustre profetessa" che viveva in una grotta sita sull’omonimo monte, e quella di Pilato secondo la quale il corpo esanime del famoso procuratore romano fu trascinato da alcuni bufali nelle acque rosseggianti del "demoniaco" lago, sito nell’alta incisione valliva che attraversa longitudinalmente il massiccio del Vettore. Poco distante si trova la Gola dell’Infernaccio, in cui aleggiano ancora i ricordi di antichi riti negromantici e suggestivo esempio dell’erosione operata dal fiume Tenna sui calcari della zona. In tutto questo settore, unitamente a belle faggete d’alto fusto, vegetano alcune specie rare come la stella alpina e la genziana ed è possibile incontrare anche il lupo, l’astore e l’aquila reale.






Amandola situata a 550 mlm. sulla sinistra orografica del fiume Tenna, adagiata sui colli Leone, Agello, Marabbione è uno dei centri più importanti del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Con un importante centro storico testimone di antichi splendori dati dal fiorente artigianato artistico legato alla lavorazione del legno, è uno dei centri di maggior pregio a livello storico culturale e paesaggistico. La collocazione strategica permette di visitare con piccoli spostamenti città quali Ascoli Piceno, Fermo e Macerata oppure di raggiungere mete turistiche quali le Gole dell’Infernaccio, la Madonna dell’Ambro, Castelluccio di Norcia e tante altre: siamo a...